lunedì 24 ottobre 2011

Doubts in United States of America

Voglia di United States of America?

Le (poche) opinioni di alcuni utenti web offrono scenari contrastanti. 

Se c'è chi dice che a Miami per diventare psicologo l'iscrizione all'oridine è facoltativa e per lavorare basta semplicemente denunciare l'attività all'ufficio delle imposte, c'è chi è, invece, molto pessimista.
 Riportando le parole di un utente del web...
 "Se vuoi lavorare negli USA e hai parenti laggiù la cosa migliore che potresti fare sarebbe studiare direttamente in loco. Credo che sia molto costoso e difficile entrare in un' università privata e prestigiosa, ma in una statale, penso molto meno. Negli States chi si conquista una laurea locale in genere lavora eccome. 
Però, per fare lo psicoterapeuta devi essere anche medico, mentre qui no. Infatti, gli psicologi nostrani che hanno avuto visibilità negli USA, in primis, Mara Selvini Palazzoli, più recentemente Bruno Bara, sono comunque laureati italiani, sì, ma in Medicina. Quindi, una laurea italiana in psicologia già ti preclude l'esercizio della psicoterapia in America. Però, gli psicologi tout court, quelli che non si occupano di clinica, qui restano disoccupati a vita, laggiù fanno ricerca, marketing e tante attività interessanti che quaggiù sono davvero solo sulla carta."

Insomma, secondo quest'ultimo parere, ci sono più prospettive per i laureati in Psicologia, ma meno per chi ha voglia di fare psicoterapia.
Ma sarà davvero così?
In attesa di una conferma più recente e ufficiale,diamo un'occhiata a questi dati pubblicati da Scambieuropei.com


Popular Jobs for Psychology Majors

Grazie a Payscale è possibile capire quali siano le tipologie di lavoro più popolari negli Stati Uniti (e di riflesso nel mondo anglosassone) conseguite dai laureati in varie discipline.
I laureati in psicologia non guadagnano molto ma lavorano in professioni che aiutano il prossimo.



giovedì 20 ottobre 2011

La psicologia in Spagna

Se sei un amante delle tapas, se non resisti più di mezz'ora senza una cerveza in mano ma, soprattutto, se riesci a superare, senza traumi, il fatto di dover scrivere le parole così come si pronunciano in inglese (vedi fùtbol e vòleibol )...allora la Spagna è il posto per te!



Martina l'ha fatto.
Dopo essersi laureata in Psicologia all'Università di Urbino nel 2007, appena due settimane dopo la laurea, ha deciso di partire per Madrid, dove ha svolto il tirocinio all'ospedale La Paz, nel reparto di ematologia. I suoi piani iniziali prevedevano un periodo di soggiorno limitato: un anno, solo per la durata del tirocinio. Ma, finiti i dodici mesi, quali prospettive avrebbe avuto in Italia?
 E, allora, perché non restare in Spagna? Martina ha ottenuto ciò che voleva: prima grazie ad una borsa di studio, che le ha permesso di svolgere un progetto di ricerca sulla fibrosi cistica, poi, nel 2010, è arrivato il contratto a tempo indeterminato (già, esistono ancora) come psicologa di Asinter, un ente privato spagnolo che offre assistenza terapeutica a domicilio a persone affette da deterioramento cognitivo.

Questa è una storia che ci dà la carica e ci spinge a non arrenderci, ma....

...Cosa succede in Spagna dopo la laurea in Psicologia?

La brutta notizia: esiste l'albo degli Psicologi anche qui! Ed anche qui si paga per farne parte. Si chiamano "Colegios".
La bella notizia: una volta laureato in Psicologia Clinica, puoi iscriverti direttamente al Colegio senza fare l'esame di stato!
Un'altra bella notizia: voci di corridoio sostengono che l'appartenenza o meno al Colegio sembra essere irrilevante nella ricerca del lavoro..Insomma, se ti va di pagare ne fai parte (e sicuramente avrai qualche privilegio), ma se non hai abbastanza soldi...si può trovare lavoro ugualmente (crisi permettendo)!

Quindi, ricapitoliamo: se ti laurei in Psicologia puoi scegliere di appartenere al Colegio oppure no, in ogni caso, puoi da subito cercare lavoro... E allora, cos'altro ti serve per restare?!?
Suerte amigos!!!!


Cose da sapere...
L’università spagnola prevede due titoli: Licenciado (equivalente alla Laurea triennale) e Master   (equivalente alla Laurea Specialistica). Si è psicologi dopo la triennale.

Burocrazia portami via
Per sapere come convalidare i titoli o per avere informazioni sui sistemi universitari spagnoli, clicca qui

mercoledì 19 ottobre 2011

Quello che succede in Italia

Finalmente ce l'hai fatta!
Dopo aver affrontato esami, tesi e tirocini pre lauream, che diventano doppi per i fortunati del nuovo ordinamento, finalmente sei riuscito a laureati anche tu!
Dopo aver festeggiato, brindato, bevuto e risposto per l'ultima volta a tutte le domande di amici e parenti su sogni e desideri inconsci (ah, quanto piace la parola inconscio ai simpatizzanti della psicologia) è arrivato il momento di fare il punto della situazione.

Ok, quindi adesso che si fa?

Per le aree cliniche, il sistema italiano non offre molte alternative.
- DEVI fare il tirocinio post lauream.
  Ok, è normale, tutti lo fanno. Anche chi fa Giurisprudenza lo fa per anni. Certo, però, noi l'abbiamo fatto anche prima di laurearci, spendendo molto tempo e, anche, denaro, visto che, oltre a non essere retribuiti, molto spesso ci rimetti in trasporto e sopravvivenza.
- DEVI superare l'esame di stato.
Cosa sarà mai? Devi sostenere solo quattro prove su tutta la Psicologia (anche quella per cui non ti sei specializzato o che non hai mai trattato a lezione), ma una volta superate queste, hai finalmente vinto la possibilità di entrare in un albo professionale e pagare una quota fissa per avere il "permesso" di lavorare! E se malauguratamente (succede) ti capita di essere bocciato alla quarta prova? Ovvio, devi riprovare TUTTO daccapo il prossimo anno!
- Bene, però ora che sei diventato "Psicologo"..
puoi finalmente curare tutti i pazienti che vuoi!!...Cosa?..Ah, cioè non proprio "curare"? Puoi solo fare interventi di  consulenza... A differenza delle altre professioni, dopo l'esame di stato bisogna essere anche specializzati e fare una scuola di psicoterapia a tua scelta (cognitiva, psicoanalitica, neuropsicologica o tante altre ancora!). Armati di pazienza perché durano quattro anni. Per non parlare dei costi: più o meno intorno ai cinquemila euro l'anno solo di iscrizione, più costi aggiuntivi (psicoterapie personali, full immercion e co.)...

Insomma, oltre che di pazienza, dovrai armarti anche di pistola e un buon passamontagna...per rapinare qualche banca!
Ti aiuterà a sostenere, almeno, le spese iniziali per poter riuscire un giorno, sulla soglia dei quaranta, a praticare la professione che (ahimè) hai sempre sognato di fare..